Itinerario veramente storico fra Sorrento e Sant’Agata, già consigliato e descritto in dettaglio perfino su guide di un secolo fa (p.e. Frenkel, 1927, pag. 144). Da pochi anni anche il Club Alpino Italiano l’ha inserito fra i percorsi consigliati con numero 344 (Sorrento – Sant’Agata – Crapolla) e quindi, oltre ai segnavia verdi del Tolomeo si trovano anche frequenti segnavia bianco/rossi caratteristici del CAI.
La metà superiore è ripida (mediamente circa il 25%) e per molti mesi sdrucciolevole sviluppandosi lungo un ripido pendio esposto a nord-est che d’inverno raramente vede il sole. E’ il collegamento tra Sorrento e Sant’Agata che ha la maggiore pendenza media (12,3%).
Da piazza Tasso (antica Porta del Piano), si percorre viale Caruso, fra tigli e platani e dopo aver costeggiato il Vallone dei Mulini si passa sotto il viadotto di via degli Aranci, si supera piazza Gangi e si gira a destra verso il rione Santa Lucia.
Si prosegue fino alla chiesa, dove si svolta a sinistra per via Talagnano. La via presenta al centro la classica pietra di Massa e prosegue per circa 300 metri in salita fino a svoltare sulla sinistra in via Casarufolo. Si prosegue in salita ed in alcuni tratti è possibile tagliare i tornanti della strada per le scale. Essendo al di sopra dell’abitato di Sorrento, guardando verso il mare, è possibile ammirare il Golfo, il Vesuvio sullo sfondo e la vetta più alta dei Monti Lattari del Monte Faito. Dopo la terza scorciatoia, ignorare la strada carrabile che continua a sinistra, e iniziare a salire di fronte lungo il tratto di via Casarufolo esclusivamente pedonale, che prosegue con lunghi gradini, alternati ad una serie di tornanti ed alcuni tratti senza scale. Attenzione a non imboccare l’unica traversa a destra a metà di questo tratto e nella parte alta assicurarsi di seguire i segnavia e le indicazioni delle numerose mattonelle. Al termine delle scale incontriamo una mattonella che ci ricorda il nome storico della strada Circumpiso (Cierco de lo ‘Mpiso – Albero dell’impiccato). Si giunge al tratto in comune con l’itinerario 16 e Si percorre via Pagliaio di Santolo, attraversando un sottopasso di via Nastro Verde giungendo a Sant’Agata.
Salendo sulla destra c’è il bivio per l’itinerario 15 e subito in alto sulla destra una targa di marmo ricorda una casa dove Salvatore di Giacomo (poeta napoletano) soggiornava in estate. Subito dopo si svolta a destra lungo via Termine e poco dopo a sinistra in corso Sant’Agata.
L’itinerario termina a largo Ludovico da Casoria nei pressi del punto informazione e fermata dell’autobus di linea.